b0e6cdaeb1 Return of the Seven è il sequel sconsiderato e abbastanza stupido di The Magnificent Seven, piuttosto notevole. Comincia dal villaggio messicano appena liberato dal primo film; un luogo in cui il racconto della Calvera di Eli Wallach, e il suo esilio da parte di quei coraggiosi cow-boy americani che si sono riuniti per combatterlo, in via di essere ….. come fa la narrazione iniziale del primo di Peter Jackson tre film del Signore degli Anelli dicono? & quot; ……. passato alla leggenda. La leggenda nel mito & quot; - una storia di trionfo del bene sul male per i secoli. La vita è ripresa per queste persone, proseguono verso una colonna sonora avvincente con il loro stile di vita: agricoltura, agricoltura e cattolicesimo: non dicono nulla e non fanno nulla fuori turno e godono della loro libertà. Ma resistete, perché la presenza di un nuovo nemico si impenna e il caos, ancora una volta, viene portato all'insediamento; un nemico che arriva a cavallo con un vasto esercito di altri nel tempo che impiega un abitante ferito per tornare alla città in modo da avvertire tutti. Un uomo è disposto a opporsi a loro, la nuova superiorità dei banditi in questo senso è saldamente radicata, come ogni segno di resistenza è calpestato. <br/> <br/> Sconfitti e stanchi, alcuni ritardatari scappano e arrivano a una città vicina in cerca di qualche tipo di aiuto. Lì, in un'arena, trovano Chris Adams di Yul Brynner che si gode la natura intima di un matador che fa le sue cose e la natura equilibrata che è necessaria per affrontare una situazione del genere. Adams ha guidato la carica contro Calvera nel primo film con Steve McQueen's Vin (ora sostituito da Robert Fuller), ma è qui che si sta godendo un po 'di riposo mentre viveva nel locale a causa di alcuni problemi di salute; così, l'immagine dell'uomo come qualcuno forse non all'altezza di ciò che i contadini desiderano da lui viene dedotta. Indipendentemente da ciò, accetta, e con quel catalizzatore inizia uno dei dafter western che probabilmente vedremo mai. Adams, a dispetto di chi è, ha chiaramente una sorta di ruolo o status, di cui non è mai confermato, ma vede che ha concesso un accesso senza precedenti a una prigione vicina che ospita alcuni dei criminali più magri e meschini nei territori. Qui cerca di aiutarli con questo nuovo gruppo di banditi. Si tratta di un accesso che genera una nozione così bizzarra, si potrebbe assumere l'equivalente moderno di essere l'uscita di un gruppo di detenuti di Broadmoor per affrontare un problema antisociale locale più vasto di quello desiderato. <br/> < br /> Ma perché Chris si ferma addirittura a soli sette anni per andare contro i settecento? La natura cinica della risposta sta nel fatto che il film è un esercizio di regia cinematografica.L'originale era un film in cui la chiamata disperata andava a chiunque volesse aiutare la città, quindi abbiamo sempre sentito che i numeri sarebbero stati scarsi e abbiamo apprezzato l'ambiguità di alcuni di loro che lo facevano per la loro gentilezza con alcuni dei altri puramente per il denaro; qui, ha la libertà di scegliere e preplan. I banditi sono guidati da Lorca (Fernández), un grande uomo con un cappello ancora più grande. Fondamentalmente, e in netto contrasto con il meraviglioso primo film di Sturges, il nuovo gruppo di banditi e le loro politiche sono inizialmente tenuti all'oscuro; il film in seguito rivelò che si trattava di una collezione di uomini guidati da un uomo che fuggiva da un villaggio isolato in un villaggio isolato raccogliendo gli uomini, ma lasciando le donne e costringendole in un luogo prestabilito in modo da poter aiutare nella costruzione di un monumento in memoria dei membri della famiglia defunta di Lorca. <br/> <br/> Ricordiamo la politica di Calvera sul villaggio dal primo di Sturges; qualcosa che lo ha visto prendere molti raccolti, ma li lascia ancora a malapena, e ribadire che offrirà protezione - qualcosa che ha lacerato gli abitanti del villaggio e li ha costretti in un angolo etico su cui hanno dedotto liberandosi di lui è stata la migliore linea d'azione , qualcosa che è venuto a sfilacciarli ancora di più quando lo spargimento di sangue è diventato più abbondante. Qui, qualcuno che avrebbe avuto successo nel suo obiettivo se solo fosse stato un po 'più cortese, si troverebbe di fronte a una serie di ninfomani; criminali e serial killer inspiegabilmente rilasciano le loro celle sotto l'occhio vigile di Adams e accusati di cercare di fermare l'uomo. Non ci piace & quot; The Seven & quot; tanto quanto simpatizziamo per la difficile situazione di Lorca, che non è molto, ma c'è ancora quel sentimento. <br/> <br/> C'è un piccolo scambio tra Adams e quello di Chico, un abitante del villaggio, che spiega in dettaglio il fatto che Adams mai in realtà ha imparato il suo cognome creando così spazio per il personaggio di Adams per sapere davvero con chi combatte questa volta, anche se non si materializza. Nonostante l'equipaggio rappresenti la minaccia alla società, prevediamo un arco con spazio per una sorta di elemento redentivo, ma non viene. Sentiamo le scene di Lorca con i suoi uomini sarebbe stato meglio in spagnolo, e con i sottotitoli, invece che in inglese; i contadini, quando parlano tra di loro, per decine di secondi alla volta, parlano in spagnolo, ma per queste scene non ci sono sottotitoli. Il tutto si basa su una sequenza di lotta disordinata, un finale in cui sono coinvolte centinaia di persone e tuttavia nulla è abbastanza caotico da impedire ad Adams e Lorca di trovarsi reciprocamente in mezzo al campo di battaglia per intraprendere una resa dei conti destinata a porre fine al procedimento, procedimenti che volevamo davvero per finire molto prima di loro e di procedimenti che esistono per nessun altro motivo che i Magnifici Sette hanno funzionato bene e ha fatto i soldi dalla domanda. Anche se non è buono come l'originale, The Return Of The Seven riporta Yul Brynner in un altro affascinante ruolo dell'anti-eroe vestito di nero Chris Adams, con Claude Akins e Warren Oates che forniscono un supporto memorabile. Comunque, il resto dei sette è piuttosto blando, ma va bene. <br/> <br/> Burt Kennedy era uno dei migliori e meno annunciati registi che il genere western abbia da offrire. Qui, non delude, riempiendo lo schermo con il tipo di eccellente composizione dello schermo che il suo vecchio collaboratore Budd Boetticher era noto e da cui senza dubbio ha imparato a dirigere. <br/> <br/> La direzione di cui sopra, i buoni valori di produzione e le eccitanti sequenze d'azione, così come le performance di Brynner, Oates, Akins e Emilio Fernandez contribuiscono a compensare gli aspetti lenti della sceneggiatura. <br/> <br/> A proposito di Warren Oates, lo stesso ha anche recitato nella casa d'arte / drive-in western The Shooting. È un attore così grande, che Oates non sembra nemmeno la stessa persona in entrambi i film! Tre anni dopo, lui e il cattivo Fernandez erano di nuovo l'uno di fronte all'altro in The Wild Bunch. In un certo senso, sembra quasi ingiusto paragonare un sequel all'originale, che dovremmo giudicarlo per i suoi meriti. Tuttavia, di solito l'unico motivo per cui stiamo guardando un sequel è a causa dell'originale, quindi la mia recensione consiste principalmente nel confronto. <br/> <br/> La cosa più interessante di Return è quanto i creatori abbiano cercato di renderlo simile al originale. Hanno avuto un grande successo. La direzione di Burt Kennedy è buona e ricrea la sensazione visiva dell'originale. Naturalmente, la colonna sonora di Bernstein evidenzia il film. La storia, diversa nei particolari, attraversa essenzialmente le stesse fasi: uomini armati attaccano il villaggio, la richiesta di aiuto, il raduno dei sette, il viaggio verso il villaggio, la sfida al cattivo, il primo attacco sconfitto, una pausa dove conosciamo meglio i personaggi e le loro motivazioni, l'attacco finale. L'unica differenza è che gli abitanti del villaggio non "tradiscono" i loro protettori, come nei Magnifici Sette. Un personaggio si insinua anche nel campo nemico più o meno nello stesso modo del film precedente. <br/> <br/> La vera debolezza del sequel è la sceneggiatura. Insieme all'ottima recitazione e alla musica, il dialogo nel primo film è stato scritto molto bene e una sorta di distacco dai precedenti western. Era conciso, spesso divertente, pieno di significato. In Ritorno la consegna e il tono è lo stesso, ma le parole pronunciate così solennemente sono assolutamente comuni e senza umorismo. Robert Fuller sarebbe stato un buon sostituto per McQueen, ma il personaggio è stato scritto in modo completamente diverso ed è molto meno interessante. <br/> <br/> La recitazione, inoltre, è inferiore al primo film. <br/> <br/> Un altro problema con il film è la rappresentazione dei contadini. Sono un non un personaggio, come in The Magnificent Seven, ma una massa.Questo film parla solo dei 7 americani che cavalcano in soccorso dei contadini indifesi e che a volte sembra avere un sottotesto politico pro-intervento (pro-Vietnam?) Che nel primo film, che era una traduzione di Sette Samurai in il Nuovo Mondo, o era assente o più sottile. <br/> <br/> Tutto questo detto e tolto di mezzo, il film ha un sacco di azione, un buon punteggio, e Yul Brynner, che è sempre divertente da guardare in sia che si tratti di The Magnificent Seven o Adios, Sabata. Gli appassionati di western e film d'azione lo troveranno probabilmente divertente. <br/> <br/> Il volto familiare Emilio Fernandez, che ha interpretato Lorca, ha recitato in oltre 70 film, iniziando in Messico, e ha scritto e diretto molti di loro. Il rapporto tra il suo personaggio, i suoi figli morti e Chris avrebbe potuto fare un film molto avvincente. Sfortunatamente non è stato ampliato. Soddisfare le aspettative è difficile, questo film è stato il sequel del classico di John Sturges, The Magnificent Seven, è il protagonista delle tre parti viventi del gruppo originale; Chris (Yul Brynner), Vin (neo nominato Robert Fuller all'originale Steve McQueen), Chico (nuovo Julian Mateos all'originale Horst Bucholz). <br/> <br/> Anche se la storia è molto simile all'originale (sette ragazzi combattono fuori da un forajido messicano) il ritmo è terribile in confronto. Come un film indipendente, questo film sarebbe stato decente, ma vivere all'ombra del suo predecessore è devastante. Forse questo non è giusto ma l'hype del primo era ancora vivace e questo sequel era solo una copia scadente dell'originale … Tutti bussano a questo film, ma ci sono alcuni momenti fantastici e alcuni dialoghi memorabili. Grandi attori in Warren Oats ed Emilano Fernandez. Il conflitto con Colbee e Frank, "parli troppo colbee" .Colbee .. "dato che quando un uomo può parlare troppo di una donna & quot; pausa & quot; da quando & quot ;. Questo è un grande pezzo della storia cinematografica occidentale. Ricordo di altri grandi momenti nei western.
ciofanole Admin replied
334 weeks ago